Da Umberto Eco a Johnny Deep
Il rapporto fra l’idolo e lo spettro, il rapporto fra sé e sé, fra sé e l’Altro e fra l’Altro e sé, è il rapporto fantasmatico, è il rapporto con la negativa della materia, con la copia della materia ideale, sostanziale e mentale, la materia morta. La prostituzione è il rapporto fantasmatico con la madre morta: è la sessualità ideale, l’erotismo magico e ipnotico. L’eterno femminino, ora fata ora strega.
L’idea dell’atto è il fatto ideale: il principio liturgico è doppiato dal principio cerimoniale, la dettatura è doppiata dall’esecuzione, l’algebra è doppiata dalla geometria. Il fatto ideale: anche lo stadio dello specchio in cui il bambino unifica i suoi pezzi, ossia le sue due metà: l’idolo e lo spettro, l’affettività e l’aggressività, fra fascinazione e affrontamento. Il cerimoniale, l’ingranaggio, è la riproduzione economica nella robotizzazione magica e nell’automaticismo ipnotico. L’autismo e l’automatismo sono pragmatici: la riproduzione economica insegue l’autismo ideale (l’idea dell’autismo, l’idea del sembiante) e l’automatismo ideale (l’idea del tempo, l’idea dell’automa, l’idea dell’Altro).
L’ingranaggio della vendetta e della rivendicazione, della pena e della penitenza è fatuo. La sua necessità è fatua. Segnali, indici, asterischi sono sfiorati nell’elaborazione freudiana come formazioni dell’inconscio. Resta comunque misterico il concetto di “inconscio”: da qui l’erranza senza più direzione della psicanalisi, che rispondendo alla volontà degli inquisitori magistrali e degli psicopompi ministeriali è diventata una variabile psicoterapeutica. Una riproduzione economico mercenaria, che ottiene il successo, da Umberto Eco a Johnny Deep.